Vediamo nel dettaglio una realizzazione pratica di una postazione da lavoro seguendo alcuni standard di ergonomia e le nuove tecnologie presenti nel mercato consumer come la porta thunderbolt 3.
Workstation
Dopo diverse evoluzioni la postazione finale vede una scrivania da 180cm completamente libera. Posteriormente si trovano un monitor curvo da 34” con supporto da muro e delle casse audio con supporto da terra. Il supporto del monitor sfrutta l’attacco VESA e prevede l’orientamento su 3 assi. Mantiene l’altezza fissa, studiata per ridurre lo stress cervicale, e permette la rotazione completa di ± 180° con direzione perpendicolare al monitor stesso e la rotazione di ±15° con asse verticale. A questo si aggiunge la possibilità di avanzare ed arretrare. Chiaramente l’altezza è stata calibrata per garantire il massimo confort visivo e ridurre lo stress sia alla zona cervicale che alla bassa schiena.

Sono presenti due diffusori acustici Wharfedale orientati secondo le classiche regole del triangolo isocele, cercando l’ottimo tra le distanze ideali e le dimensioni dell’ambiente.
Per fissare le altezze di monitor (rispetto gli occhi) e dei diffusori (rispetto le orecchie), chiaramente legate tra loro, è stato necessario fissare l’altezza della scrivania e della sedia. Chiaramente la sedia garantisce l’ergonomia standard per la seduta e livelli di altezza tali per cui le spalle sono rilassate permettendo di scrivere sulla tastiera comodamente. La schiena poggia al meglio sullo schienale e il collo si trova dritto. Questo richiede, per utilizzatori più bassi, la presenza di un poggiapiedi che permette di distribuire correttamente il peso ed evitare di scivolare sulla sedia.

A questo si aggiungono due ulteriori periferiche molto importanti ovvero tastiera e mouse. Sono stati scelti due dispositivi Logitech prediligendo materiali di qualità e dispositivi che, anche dopo tante ore di utilizzo, provocassero il minor numero di fastidi possibili per evitare problemi come tendiniti e simili. A questo si aggiunge un buon tappetino largo che consente di tenere ferma la tastiera e far scorrere agilmente il mouse.
Porte Thunderbolt
Il grande vantaggio di questa postazione viene fuori con l’introduzione e la grande diffusione nel mercato consumer di dispositivi dotati di porta Thunderbolt 3. Tale porta, sotto forma di Usb C, è ormai più che diffusa nella maggior parte dei Laptop di fascia medio/alta e ha portato all’introduzione nel commercio di numerose Dock Thunderbolt e ancor più Hub Usb C.

Tramite questi dispostivi è possibile connettere, tramite un unico cavo, diverse periferiche. L’interfaccia Thuderbolt è stata sviluppata da Intel in collaborazione con Apple. permette una velocità massima di trasmissione di 10 Gbit/s bidirezionale, quindi fino a 20Gbit/s per ciascun connettore. Tuttavia, la maggior parte degli Hub UsbC in commercio si limitano alla velocità della USB 3.1, di 7.2 Gbit/s, comunque più che sufficiente per la maggior parte delle configurazioni consumer.
Inoltre, è supportato anche il power delivery fino a 60W e nei dispositivi più avanzati anche fino a 100-150W. Questo permette anche di ricaricare il laptop tramite lo stesso unico cavo. Quindi, in una configurazione tipica si immagini di arrivare alla propria scrivania e connettere il portatile a questo unico cavo e di averlo subito connesso ad un monitor, mouse e tastiera, rete ethernet, alimentatore, audio, ecc. Poi si immagini di andare via, è sufficiente staccare il cavo e portare via il laptop, poi si può arrivare ad un’altra scrivania preparata e riconnettersi.
In ambito consumer sono validi anche prodotti più economici come i diffusissimi hub Usb C o 3.1. Questi hub consentono comunque di collegare più periferiche tramite un solo cavo. Queste configurazioni sono state testate in vari ambiti:
- Video editing
- Programmazione
- Business e ufficio
- CAD e progettazione
- Gaming

Fonti
L'articolo è stato aggiornato nei mesi seguenti alla data di pubblicazione. Alcuni prodotti potrebbero essere stati immessi sul mercato in seguito.